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martedì 29 dicembre 2015

Vicenda Snam: occupato l’Ufficio del sindaco di Sulmona

http://www.reteabruzzo.com/2015/12/28/no-snam-comitati-occupano-il-comune-al-grido-di-dalfonso-si-fermiu/

Scontro tra comitati e Sindaco, domani tutti in Regione

I cittadini chiedono un atto di forza di Ranalli contro D'Alfonso. Il primo cittadino ribadisce la sua contrarietà alla Snam ma si oppone al presidio
Un colloquio animato quello avvenuto stamattina tra il comitato per l'Ambiente e il sindaco Ranalli a pochi minuti dalla decisione del cittadini di occupare il Comune.
I comitati hanno lamentato l'immobilismo dell'amministrazione che dovrebbe dare battaglia contro la Snam e "fare sentire l'opposizione a D'Alfonso". Non sono mancati toni accesi e la richiesta all'amministrazione di "agire e non perdere tempo". Domani il gruppo ambientalista si recherà a L'Aquila in occasione della Giunta regionale. Ranalli ha più volte sottolineato gli incontri e le documentazioni inviate ai rappresentanti istituzionali di Governo ma i cittadini hanno risposto "non ci si può fermare alle lettere di babbo natale ai ministri, c'è bisogno di un atto forte che convinca Renzi a non procedere".
Intanto è cominciato il presidio cittadino a palazzo San Francesco e sono tanti ad occupare i corridoi comunali. Ranalli si è detto contrario all'occupazione, la seconda a distanza di 9 mesi da quella contro la chiusura del punto nascita. Nella conferenza stampa degli ambientalisti a cui erano presenti i consiglieri di minoranza Alessandro Lucci, Luigi La Civita e Mimmo Di Benedetto è stata rimarcata "la noncuranza di D'Alfonso che ha disatteso la volontà della Regione contraria al metanodotto di Sulmona".
Di Benedetto ha affermato "Il presidente della Regione chiarisca l'equivoco e rispetti quanto deliberato dal Consiglio Comunale ovvero la chiara opposizione alla centrale Snam e in qualsiasi forma". La risoluzione ambientalmente sostenibile optata da D'Alfonso sarebbe quella di una centrale elettrica paventata mesi fa ma sarebbe per i comitati solo un'arma per far partire il progetto e poi riconveritirlo in centrale a combustione.
Nell'attesa del verdetto del Consiglio dei Ministri i cittadini prendono possesso del Palazzo e affermano "il nostro territorio non è una colonia della Snam".

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Sulmona,28 dicembre.– Il conto alla rovescia sta ormai per concludersi e già domani potrebbe essere la giornata finale per il Governo per dare il via libera alla costrzione della Centrale Snam in contrada Case Pente nel territorio del Comune di Sulmona. E tutto questo nonostante il voto contrario ripetuto anche di recente da parte di tutte le istituzioni locali e regionali il diniego al progetto. Ma nelle ultime ore a far scattare una nuova scintilla dei Comitati cittadini sarebbe stato una lettera del Presidente della Regione D’Alfonso datata 23 dicembre indirizzata al Sottosegretario alla Presidenza Claudio De Vincenti che sembrerebbe ( ma il tutto va verificato perché la vigilia di Natale a Pescara nel corso di una lunga riunione riservata con i suoi piu’ stretti collaboratori il Governatore avrebbe confermato la volontà di non discostarsi dalle indicazioni del Consiglio regionale) voler modificare strategia in vista della prossima riunione del Consigluio dei Ministri invocando la soluzione alternatica con l’impianto elettrico invece che a gas
Stamani prima una conferenza stampa dei Comitati con la partecipazione dei Consiglieri comunali Mimmo Di Benedetto, Alessandro Lucci e Luigi La Civita e poi l’occupazione dell’Ufficio del Sindaco della città alla quale hanno partecipato anche molti cittadini. Un gesto clamoroso,molto rumoroso, ma sicuramente di grande significato politico che esprime la rabbia della gente e del territorio e che domani potrebbe avere un secondo momento a L’Aquila in occasione della riunione del Consiglio regionale quasi in contemporanea alla riunione del Consiglio dei Ministri a Roma. Per il portavoce dei Comitati,Mario Pizzola si chiede “il rispetto di quanto deciso dal Consiglio regionale e comunale e dal parlamento con atti di contrarietà alla centrale e metanodotto. Altrimenti tradiscono il territorio e la democrazia, calpestando la democrazia. La nostra azione non è contro il Comune ma vogliamo che il sindaco chiami D’Alfonso subito per fermarlo”, perchè, secondo Pizzola e i tre consiglieri, il primo cittadino non avrebbe fatto niente, ipotizzando “complicità” con il comportamento della Regione
Ma per domani pomeriggio è in programma anche la seduta del Consiglio comunale di Sulmona che potrebbe slittare addirittura a giovedì quando arriverà in città D’Alfonso per l’inaugurazione delle nuove sale operatorie in Ospedale.
Ma ogni considerazione in queste ore appare superflua ed in continua evoluzione mentre in mezzo alla gente monta la protesta e la rabbia che continua a gridare basta !!.Davvero brutti segnali (h. 15,15)

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